Una collaborazione che si fonda sulla voglia di far vivere delle esperienze uniche basate sull’affidabiilità, sulla fiducia reciproca e sull’esperienza, cercando di coinvolgere l’ospite a 360 gradi.
Basso… l’inizio:
Certe vocazioni nascono dalla curiosità. A Rettorgole di Caldogno un paesino della provincia di Vicenza, un ragazzo cresce tra le bici da competizione su cui pedala il fratello maggiore. È la seconda metà degli anni ’70 e il ragazzo rimane affascinato dalla tecnica che si nasconde dietro ogni bicicletta. Vuole usare la tecnica per rendere l’andare in sella un’esperienza migliore. È un innamoramento profondo. Il ragazzo si chiama Alcide Basso. Nell’officina di casa inizia a saldobrasare, smontare e rimontare, sporcandosi le mani per capire come sono fatte le cose. All’inizio non è altro che un gioco. Da autodidatta si avventura tra materiali e geometrie, tra meccanica ed estetica, tra tecnica e passione. In quegli anni l’approccio dominante nella produzione delle bici è quello artigianale. Alcide sceglie di seguire la stessa direzione e si mette a lavorare nell’officina di casa. Tutto è partito da qui e dopo quattro decenni Alcide è ancora la colonna portante dell’azienda e continua a lavorare con la stessa curiosità, lo stesso entusiasmo, la stessa umiltà. Si sporca ancora le mani perché, come dice lui, “io sono e sarò sempre un operaio”.
Un operaio che da quarant’anni lavora per rendere un giro in bici, che sia una gara professionistica o una passeggiata della domenica, un’esperienza migliore.
Ogni telaio Basso viene dall’esperienza in sella. Ogni forma della sua costruzione, ogni angolo della sua geometria e ogni singolo tubo che lo compone sono frutto di un lavoro di sviluppo condotto assieme a tecnici altamente specializzati. Non si tratta di produrre la bici più leggera o quella più aerodinamica ma di comporre queste caratteristiche per dar vita ad un’esperienza di guida ad alte prestazioni capace di ispirare. Dietro ogni telaio Basso ci sono le mani di chi, con passione e dedizione, dà forma alla materia con cura e attenzione meticolosa ad ogni dettaglio. Mani che non realizzano soltanto telai performanti, ma che si assicurano la durata nel tempo così da far vivere l’esperienza di guida Basso il più a lungo possibile. Pedalata dopo pedalata, stagione dopo stagione.
Ogni telaio che esce dalle officine Basso garantisce qualità, affidabilità e fiducia nel miglioramento costante dell’esperienza di guida. La bellezza di un telaio Basso non solo si vede con gli occhi, ma si vive con ogni parte di sé.
La collaborazione con il fondatore Mr. Lee Katz è continuata fino alla fine del secolo scorso quando il marchio passò di mano e nell’ultimo ventennio Stardue si occupa dei prodotti con marchio Lee Cougan per tutto il mondo, rendendolo a tutti gli effetti un brand italiano. La storia di Lee Cougan è la storia di una continua contaminazione tra luoghi, persone, idee e approcci differenti. Per questo il brand si differenzia per la propria unicità, mescolando, reinterpretando e riunendo in sé eccellenze del settore provenienti dai diversi angoli del pianeta. È questo bagaglio di esperienza che permette al brand di sviluppare soluzioni uniche per dar vita, letteralmente, a “cose mai viste”.
Pedalare su una bicicletta Basso è un’esperienza da vivere che va ben oltre i dati tecnici e le performance: al centro, la miglior guidabilità possibile ottenuta attraverso l’equilibrio tra maneggevolezza e leggerezza, performance e piacere di guida.
Per Lee Cougan una mountain bike è uno strumento attraverso cui connettersi con la natura. Le esperienze nei Camel Trophy hanno insegnato al marchio che non esistono limiti all’esplorazione su due ruote e che ogni sfida è affrontabile se si hanno a disposizione i giusti mezzi. Per questo lo scopo del marchio è di creare mountain bikes che permettano alle persone di avventurarsi ed esplorare, con la consapevolezza di avere uno strumento affidabile. Il comfort determina il piacere di guida, le performance amplificano la libertà di esplorare. In ogni Lee Cougan c’è un invito ad imboccare nuove strade, a perdersi, a scoprire un po’ di più della sterminata bellezza della natura. L’innovazione per Lee Cougan si regge sull’equilibrio tra performance, comfort di guida, libertà di esplorare e rispetto per ciò che si esplora, anche attraverso lo sviluppo di tecnologie per ridurre l’impatto ambientale. Innovare sì, ma con i tempi giusti per comprenderne il reale valore e non per inseguire logiche di mercato.
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