Mario Dibona Moro, noto alpinista ampezzano, è l’autore di diverse vie di arrampicata sportiva, tra le più conosciute e ambite di Cortina e delle Dolomiti, aperte sia in solitaria che con l’aiuto di colleghi o amici appassionati delle scalate su roccia.
Vie di differenti livelli di difficoltà e lunghezza che si snodano tra placche, diedri e fessure in ambienti sempre molto belli ed appaganti. Le linee di tracciatura, mai banali, favoriscono un’arrampicata sempre costante e di grande soddisfazione.
Mario, durante la bella stagione, accompagna clienti e amici ad arrampicare le vie che ha aperto, regalando al compagno di cordata un punto di vista privilegiato, raccontando aneddoti e svelando “piccoli segreti del mestiere”.
"Era la fine degli anni '80 quando si diede inizio all'apertura di nuove vie attrezzate a spit utilizzando il trapano a batteria. Nei dintorni di Cortina arrivò Eugenio Cipriani, vestito in modo alquanto sgargiante, che vide la possibilità di aprire nuove vie lungo pareti ancora inesplorate. Il suo modo di attrezzare le vie, fu a volte criticato per l’eccessivo numero di protezioni su difficoltà non particolarmente elevate. Alcuni anni dopo, un giovane Scoiattolo di Cortina, Massimo Da Pozzo detto il Mox, cominciò anche lui ad aprire vie moderne a spit, cercando di mettere le protezioni molto distanti su difficoltà estreme. Tra questi due alpinisti, mi collocai io, cercando di attrezzare vie di media difficoltà con dei parametri di sicurezza accettabili, offrendo una piacevole arrampicata. Le vie aperte sono attrezzate per lo più a fix, con soste sicure anche per una eventuale discesa. La volontà di mettere fix anche dove potrebbe starci un chiodo, è dovuta dal fatto che i chiodi spesso vengono tolti e rubati da "alpinisti" poco nobili e alquanto maleducati."
Via di sei tiri aperta con Andrea Bacchin, attrezzata a spit e catena nelle soste. Offre un’arrampicata costante e di movimento su roccia stupenda. Si caratterizza per la verticalità dei tiri su solida placca e per due passi atletici strapiombanti. Il tiro chiave è il quinto su bellissimo muro con piccole prese che richiedono movimenti precisi e buon utilizzo dei piedi. Il rientro è dalla Cengia Martini tra le postazioni della Grande Guerra.
Via di dieci tiri aperta in solitaria, completamente attrezzata a spit. Offre un’arrampicata di grande soddisfazione, sostenuta e molto varia su splendida roccia gialla. Si arrampica in un continuo alternarsi di diedri, placche e strapiombi sempre in totale sicurezza per le protezioni ravvicinate. Il rientro si effettua in corda doppia o per sentiero panoramico.
Via di sette tiri aperta con Armando Nascè e Gretchen Alexander con mezzi tradizionali quali chiodi, friends e cordini. La via si sviluppa su ottima roccia con soste a fix comode e sicure. L’arrampicata è divertente e varia e supera placche, diedri e fessure fino alla cima da cui si gode un panorama spettacolare. Il rientro è per facile sentiero.
Via di nove tiri aperta con Gretchen Alexander. La via è tutta attrezzata a spit e permette un’arrampicata entusiasmante in sicurezza su bella roccia compatta. Il tiro chiave è il sesto, un passaggio molto tecnico su un muro verticale giallo-nero, dove sono richiesti movimenti precisi. Dalla cima del torrione il panorama è spettacolare. Il rientro è per facile sentiero.
Via di sette tiri aperta in solitaria, completamente attrezzata a spit. La via si caratterizza per una fessura, più o meno larga, che parte dalla base ed arriva in vetta. Arrampicata continua di grande soddisfazione con il sesto tiro che supera un tratto fessurato e strapiombante non banale. Dal prato erboso in cima il panorama è spettacolare. Il rientro è per facile sentiero.
Via di nove tiri aperta con Gretchen Alexander, attrezzata a spit, qualche chiodo e catene alle soste. La via offre un’arrampicata sostenuta e molto varia su ottima roccia. Passaggi atletici si alternano a passaggi non banali come il tiro chiave su placca verticale e uscita da tetto strapiombante. Il rientro si effettua in corda doppia o per sentiero panoramico.
Aperta in solitaria, la via è di otto tiri + 4 tiri della via Ada per arrivare alla vetta del Col dei Bos. La via è attrezzata a spit e qualche chiodo. Arrampicata divertente su buona roccia che si sviluppa su placche ben appigliate e su spettacolari diedri. Discesa per facile sentiero.
Via di otto tiri aperta con Gretchen Alexander ed Armando Nascè. La via è attrezzata a spit e qualche chiodo con soste a spit. Arrampicata tecnica ed elegante su buona roccia su placconate grigio-gialle. Il tiro chiave è l’ultimo e richiede buon allungo per raggiungere l’appiglio. Discesa per facile sentiero o mediante la funivia.
Via di undici tiri aperta con Gretchen Alexander e Antonio Bettella. La via è attrezzata a spit e presenta stupende placconate grigie e gialle strapiombanti, su roccia stupenda. L’arrampicata è molto tecnica e continua e richiede buon allenamento. Discesa per facile sentiero.
Via di otto tiri aperta con Gretchen Alexander e Armando Nascè. La via è attrezzata a spit e alcuni chiodi su ottima roccia. Presenta placche, un diedro arancione stupendo e una bella fessura strapiombante. L’arrampicata è molto divertente e porta in cima al Castelletto da dove si scorge un bellissimo panorama. Discesa in corda doppia e quindi per sentiero.
Via di sei tiri aperta con Armando Nascè. La via è attrezzata a spit e alcuni chiodi su ottima roccia. Presenta tiri interessanti e mai banali tra fessure, diedri e placche. L’arrampicata è costante e intensa seppur breve. Discesa in corda doppia.
Via di dieci tiri aperta in solitaria. La via è attrezzata a spit e alcuni chiodi. Via impegnativa con ottima roccia gialla richiede allenamento e concentrazione. Arrampicata continua tra placche, diedri e fessure con il tiro chiave che presenta una delicata, tecnica e strapiombante attraversata verso destra. Discesa in corda doppia o per sentiero.
Via di otto tiri aperta in solitaria. La via è a chiodi a pressione e inizia con la via Priolo, un lungo diedro nero che si percorre con tre tiri. A metà parete si abbandona la Priolo è inizia Why Not su fessure e placche per un’arrampicata sempre sostenuta e tecnica. Rientro per sentiero segnalato.
Via di cinque tiri aperta con Armando Nascè. La via è attrezzata a chiodi a pressione su ottima roccia a tratti gialla, a tratti grigia. L’arrampicata è divertente e varia su diedro, placca e strapiombo. Discesa in corda doppia e facile arrampicata.
Via di quattro tiri aperta con Armando Nascè. La via è attrezzata a chiodi a pressione su ottima roccia. L’arrampicata è divertente e tecnica su placconata. Discesa in corda doppia e sentiero.
Via di otto tiri aperta con Armando Nascè. La via è attrezzata a chiodi a pressione e chiodi normali su buona roccia. L’arrampicata segue fessure, diedri e placche. Discesa per facile sentiero.
Via di otto tiri aperta con Michele Barbiero. La via è attrezzata a spit su ottima roccia. L’arrampicata è di grande soddisfazione, tecnica ed impegnativa. Discesa per facile sentiero lungo la Cengia Martini.
Bella via di otto tiri che offre un’arrampicata divertente che segue un bel diedro e prosegue con una fessura che sale fino alla sommità.
Interessante itinerario di 11 tiri che offre un’arrampicata tecnica e sempre sostenuta, su placca, tra gli strapiombi della parete. La roccia lungo la via è spettacolare.
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