"… ho superato lo Spigolo Giallo, compiendo l'arrampicata più aerea, esposta che si possa immaginare, perché lo spigolo è veramente affilato come un tagliamare, un aratro, una spada e continuamente strapiomba ed il vuoto incombe non solo sotto l'arrampicatore, ma a destra e a sinistra, e lo sguardo non si riposa più sulle rocce, ma continuamente si perde nell'aria".