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Via Odio la Guerra al Lagazuoi

Via aperta sul Lagazuoi da Mario Dibona Moro con Andrea Bacchin.

Caratteristiche della via:

La via, di sei tiri, si sviluppa su roccia molto bella e compatta, con chiodatura ottima e sicura. Il tiro chiave  è adatto a chi sa mettere i piedi in maniera impeccabile.
Presenta 6c max – passaggi obbligati di 6a.
La via è attrezzata a fix in maniera eccellente.

Attrezzatura:

14 rinvii, alcune fettucce.

Indicazioni:

Gruppo montuoso: Fanis – Lagazuoi.
Versante: Sud Ovest.

La via si trova sul Monte Lagazuoi, teatro di aspre battaglie durante il conflitto mondiale 1914/18. La grande parete ovest del monte è caratterizzata da una cengia mediana detta Cengia Martini. La parte bassa della parete offre una bella arrampicata su roccia molto compatta e solida, mentre la seconda parte è del tutto friabile e pericolosa.

Avvicinamento: 30 minuti circa.
Dal grande piazzale della funivia del Lagazuoi si sale lungo la pista da sci portandosi alla base della grande placconata grigia proprio sotto la direttrice dei cavi della funivia. Sulla sinistra, vicino ad un grosso masso, parte la via. Si vede la scritta del nome e un vecchio chiodo a circa due metri.

Discesa: 45 minuti circa.
Arrivati sulla grande Cengia Martini si segue verso destra il sentiero che porta nuovamente al parcheggio della funivia.

 

Relazione sull’itinerario di salita via Odio la Guerra:

L1 35m 5b
Tiro in placca con piccolo strapiombo delicato prima del traverso verso sinistra. Attenzione a non proseguire dritti su vecchi spit!

L2 38m 6a/b
Bella placca leggermente inclinata con un passaggio tecnico alcuni metri dopo la sosta. A metà tiro (chiodo normale con cordino) si sale ancora dritti per alcuni metri per poi deviare a destra verso la sosta.

L3 15m 6a+
Tiro breve con il superamento di un tetto ben appigliato e protetto.

L4 40m 6a/6a+
Tiro che si sviluppa prevalentemente in placca, fino ad una piccola cengia con un passaggio tecnico su piccole prese. Per raggiungere la sosta ci sono 2 metri ghiaiosi.

L5 28m 6b+/6c
Tiro chiave della via con arrampicata di pura placca, piccole tacche per le mani e assai poco per i piedi. Un cordone in uno spit può diventare utile nonostante le protezioni siano ben vicine.
(In condizioni bagnate si può evitare il tiro passando a destra e girando sopra il grande masso, con facile arrampicata)

L6 40m 6a, un passaggio di 6c/A0
Partenza difficile e strapiombante in libera, si può azzerare con i primi spit ravvicinati. Bello il resto del tiro che devia un po’ a destra e a sinistra, creando attriti sulla corda, allungare quindi i rinvii.

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