Via Gugo al Castelletto
Via aperta sul Castelletto da Mario Dibona Moro con Gretchen Alexander e Armando Nascè.
Via aperta sul Castelletto da Mario Dibona Moro con Gretchen Alexander e Armando Nascè.
Caratteristiche della via:
Bella via sul Monte Castelletto, teatro di dure battaglie durante il Conflitto Mondiale 1914/18. La via segue una fessura/diedro che sale fino alla sommità, offrendo una bella arrampicata molto varia su roccia in prevalenza buona.
Presenta 6a+ max – passaggi obbligati di 5c.
La via è attrezzata a fix e chiodi normali in maniera eccellente.
Attrezzatura:
12 rinvii, cordini e fettucce, friend.
Indicazioni:
Gruppo montuoso: Tofane.
Monte Castelletto.
Versante: Ovest.
Avvicinamento: 1,30 ora circa.
Dal piazzale della vecchia casa cantoniera rossa, Magistrato delle Acque, alcuni km prima del Passo del Falzarego, seguire il sentiero che porta alla Forcella Col dei Bos. Dalla forcella per tracce di sentiero si prosegue in direzione Travenanzes, si sale quindi a destra fino ad un grosso masso cubico appena sotto la parete del Castelletto. Costeggiare la parete in direzione est fino ad un piccolo spiazzo con ometto (chiodo con cordino rosso a 4 metri dalla base).
Discesa: 1,30 ore circa.
Dalla cima ci si abbassa nel canale ghiaioso per circa 15 metri, poi sul lato nord della parete, a sinistra del canale, dietro lo spigolo, ci sono gli spit per la calata da 40 m. Arrivati nel vasto canalone si scende per sentiero ghiaioso fino a prendere un tratto ferrato che porta alla base della parete.
Relazione sull’itinerario di salita via Gugo:
L1 40m 5a
Partenza subito verticale fino al cordino rosso per arrivare ad una grande cengia detritica a cui prestare attenzione.
L2 35m 5b/5c
Tiro vario in fessura fino ad arrivare sotto ad un piccolo tetto che si supera a destra, attenzione all’uscita per la presenza di roccia instabile (4m), segue bella roccia fino ad arrivare alla sosta.
L3 30m 5a
Dalla sosta salire dritti per alcuni metri, poi deviare a sinistra nel grande diedro.
L4 30m 5b
Bellissimo diedro con roccia stupenda fino alla sosta (in comune con una vecchia via). Lungo il tiro ci sono alcuni chiodi vecchi, lasciti appositamente a ricordo storico dell’alpinismo classico.
L5 25m 6a+/A0
Tiro impegnativo che richiede forza nel superare una fessura strapiombante. Spit molto vicini con possibilità di A0.
L6 30m 5a
Tiro in bella fessura di roccia gialla, fino ad arrivare ad una comoda sosta.
L7 30m 5b
Bel tiro su parete verticale e placche, fino ad una sosta molto esposta.
L8 40m 5b/5c
Seguire la fessura-diedro che porta alla cima, superando a metà tiro un piccolo tetto.
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